Evento paranormale: Bambino racconta la sua vita precedente.
Negli ultimi quarant'anni ben 2500 bambini di tutto il mondo riferiscono di aver avuto esperienze di vita precedenti, questo risulta un fenomeno estremamente interessante. In molti casi le dichiarazioni dei bambini sono stati accertati, rivelandosi coerenti e dettagliati.
Cameron Macaulay vive con la madre Norma, separata, e un fratello maggiore a Clydebank, città industriale vicino a Glasgow, in Scozia. Già a tre anni ha iniziato ad avere un comportamento insolito: parlava spesso di persone estranee alla famiglia e descriveva nei dettagli alcuni luoghi nei quali sosteneva di aver vissuto. Continuava a ripetere "io sono un ragazzo di Barra", un'isola sperduta a nord della Cornovaglia dove vi risiedono poco più di 1000 abitanti, a 300 chilometri dalia sua città. Pur non essendo mai stato a Barra.
Cameron ricordava la sua vita precedente.
La sua mamma, inizialmente incredula e successivamente incuriosita ha cercato di chiarire le domande che lui le poneva: Cameron nominava di continuo la sua «vecchia» famiglia, la «mamma e i fratelli di prima», parlava anche di suo padre, ma non di quello attuale, bensì di quello «vecchio», di nome Shane Robertson, morto, secondo il piccolo, in un incidente d'auto. E descriveva la casa <<vecchia>> nei dettagli : grande, bianca e affacciata su una baia di Barra, dalla quale diceva di sentire il rumore degli aerei che atterravano sulla spiaggia. Mettendo spesso a confronto la casa attuale con quella che risulta essere di una vita precedente. Stessa cosa faceva anche con famiglia attuale lamentandosi del fatto che viaggiava troppo poco rispetto a quella «di prima». All'asilo disegnava una casa bianca con vista sul mare; a sua madre chiedeva che fine avesse fatto il cane maculato e la macchina nera.
A sei anni la situazione precipitò: Cameron voleva tornare dalla famiglia e dagli amici «di allora». La madre non riusciva più a sopportare i continui pianti, per risolvere la questione rimaneva solo una cosa da fare: accompagnare suo figlio a Barra. Così ha contattato la troupe una casa di produzione tv interessata alle storie legate alla reincarnazione, ha proposto il caso di suo figlio e insieme con loro ha deciso di girare un filmato sul viaggio a Barra. Anche il Prof. Jim Tucker, direttore della clinica di psichiatria infantile della Virginia University, decise di unirsi al gruppo, incuriosito dalla vicenda.
Finalmente a Barra:
Cameron era felicissimo. Arrivati sull'isola, però, la delusione: dopo aver visitato quasi tutte le case del posto, Cameron si è accorto che nessuna corrispondeva a quella che descriveva. Per i bambini risulta difficile ricordare con chiarezza i posti di una vita precedente, soprattutto perché tra i 6 e i 7 anni la mente tende ad adattarsi alla vita attuale rimuovendo i vecchi ricordi. Ma nel tragitto verso l'albergo, Norma ha avuto un'intuizione: Cameron aveva detto di vedere, da casa, la spiaggia sulla quale atterravano gli aerei, ed ecco che a pochi chilometri si ritrovano la sorpresa tanto attesa: in lontananza è apparsa la casa bianca, isolata e affacciata su una splendida baia...
E appena arrivato, Cameron non ha avuto dubbi: si è fiondato a colpo sicuro verso un'entrata segreta nascosta dai cespugli che non si sa come potesse conoscere, poiché dall'esterno era totalmente invisibile. E mentre erano lì, stupiti e un po' sconvolti, è arrivata una telefonata: sì, una famiglia Robertson era esistita veramente su quell'isola e aveva abitato in quella casa bianca, affacciata sulla baia di Cockleshell. Proprio come descritto da Cameron.
La casa era disabitata: gli ultimi discendenti dei Robertson se n'erano andati da tempo. Non manca lo stupore quando, la sera, dall'anagrafe arrivano alcune foto di quella ormai famosa famiglia: il bambino, infatti, il bimbo riconosce il cane maculato e l'auto nera di cui parlava spesso.
Cameron si è accontentato di aver visto la casa sul mare con un'entrata segreta e alcune foto di un cane maculato e di una macchina nera, per trovare pace.
Alcune volte non ci sono risposte facili alle domande suscitate dai ricordi, bisogna riportare indietro la coscienza per capire che la morte non è la fine, ma l’inizio di una nuova vita.
M.Giusy Margiotta
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