Juve-Conte: è rottura!
La festa in casa bianconera è già finita. E l'imminente divorzio tra il suo tecnico e la squadra è un a doccia gelata per tutti i tifosi e per la società juventina.
Un futuro senza altra prospettiva che oggi come oggi non sia quella di una rottura. Servirà un mezzo miracolo perché quella di domenica contro il Cagliari non sia l'ultima partita di Antonio Conte sulla panchina bianconera.
Agnelli e Marotta sono rimasti sostanzialmente spiazzati dalle parole dopo il match vinto con la Roma, e restano in attesa, ma il tecnico dei tre scudetti consecutivi ha consumato la sua pazienza, il rinnovo contrattuale e l'aumento di stipendio non interessano al tecnico bainconero, che ne fa soprattutto una questione umana più che tecnica, ciò che ha chiesto e vuole è altro. Non lo ha ottenuto e si è convinto che non lo otterrà, e la dirigenza bianconera lo sa.
A questo punti si vagliano le alternative in casa bianconera, Montella è il nome che piace più di tutti. Ma ci sono altre ipotesi come Allegri, Spalletti, Mihajlovic e Klopp. Prima però c'è da provare l'ultimo approccio con Conte, difficilissimo però ricucire con chi si è sentito abbandonato, non protetto, solo in un silenzio dirigenziale giudicato colpevole. Il faccia a faccia definitivo continua a slittare, ogni giorno che passa aumenta la distanza tra le parti: dopo il summit di stamani si tenterà un nuovo approccio, la volontà della società è quella di arrivare al confronto prima di domenica. Quella di Conte al momento non è però questa. L'addio non è mai stato tanto vicino.
Francesco Puleio
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