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martedì 3 giugno 2014

Il mondiale nel tempio del calcio. Ma se...


Gli inglesi si vantano di aver inventato il gioco del calcio, i brasiliani lo hanno trasformato in poesia. Gli olandesi hanno inventato il calcio totale, gli italiani il catenaccio, loro i brasiliani, il bel gioco e lo spettacolo.

Quello che scatterà il prossimo 12 giugno in Brasile sarà l'edizione numero venti dei campionati del mondo di calcio, dove il pronostico sembrerebbe quasi scontato. Il Brasile infatti è da sempre la squadra da battere, specie se giocano in casa. Magari non sarà forte come il grande Brasile di Pelè, o quello di Falcao e Socrates, però, da sempre, sono loro i veri favoriti.

Il Brasile è sinonimo di leggenda, di quel calcio gioioso e giocoso che è entrato nei cuori di migliaia di appassionati.

La leggenda brasiliana iniziò nel 1958 quando i verderoro guidati da Pelè e Zagallo portarono a Rio la prima Coppa Rimet che si disputò in Svezia, e che bissò appena quattro anni dopo il successo in Cile sempre con il solito Pelè a cui si affiancò però un certo Jair. Ne sappiamo qualcosa noi italiani, quando nel 1970 i verdeoro di Carlos Alberto, Jairzinho, Gérson, Rivelino, Everaldo e ancora l'immortale Pelè ci soffiarono a Città del Messico la Coppa del Mondo in finale. Ma anche quella del 1982 nonostante non arrivò in fondo, è considerata tutt'ora la nazionale brasiliana più forte di tutti i tempi, era quella di Leandro, Junior, Oscar, Edinho, Falcao,
Cerezo, Socrates, Zico e Serginho, che i nostri eroici azzurri dell'82' eliminarono però in semifinale. E ancora nel 1994 quando ancora l'Italia, questa volta guidata da Arrigo Sacchi, si vide soffiare ai calci di rigore la Coppa a Pasadena nel Mondiale Americano dal Brasile di Romario, Bebeto, Taffarel, Branco, Aldair e Dunga. Ed infine per ordine di tempo quella campione del mondo nel 2002 in Giappone guidata dal trio Rivaldo-Ronaldo-Ronaldinho, ma con anche Roberto Carlos, Cafù e Gilberto Silva.

La Nazionale Brasiliana è da sempre dunque la storia del calcio, e sono da sempre i grandi favoriti dicevamo, ma se non fosse così?

Tutti, specie in Brasile, sono convinti che i padroni di casa porteranno a casa la Coppa, d'altronde come detto sono i grandi favoriti, sono la leggenda del calcio. Ma se dovessero fallire? Si parlerà per anni della grande occasione persa in casa per aggiungere la sesta stella sul petto.

E soprattutto immaginate cosa si narrerà per secoli della nazionale che soffierà il titolo proprio ai verdeoro in casa loro. Si parlerà per secoli appunto della nazionale che soffiò il Mondiale in casa dei padroni e dei signori del calcio, della nazionale che è andata a vincere il Mondiale in casa del Brasile davanti ai loro occhi. E allora si, lì sarà e si parlerà proprio di una squadra leggendaria...




Francesco Puleio

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